lunedì 25 luglio 2016

Burraco in 2,3,5


BURRACO IN DUE
Si gioca come nel burraco a 4.
BURRACO IN TRE
All’inizio della mano ognuno gioca per sé. Distribuite undici carte a ciascuno, si predispongono due pozzetti, uno da 18 carte e uno da 11. II pozzetto da 18 carte è per il giocatore che per primo esaurisce le carte: da quel momento in poi quel giocatore gioca da solo mentre gli altri due gioca- no assieme contro il primo e mettono in comune le carte calate; il secondo pozzetto va al primo della coppia che esaurisce le sue carte.
Al termine della mano vengono attribuiti al giocatore da solo i punti effettivamente conquistati, mentre a ciascun giocatore della coppia la metà dei punti della coppia. Si continua così finchè un giocatore raggiunge 1.500 punti: da quel momento in poi si predispongono tre pozzetti da 11 carte e ciascuno gioca sempre e solo per sé stesso.

BURRACO IN CINQUE
La struttura del gioco è simile a quella del burraco in tre. Si gioca con 3 mazzi. All’inizio della mano ognuno gioca per sé. Distribuite 11 carte a ciascuno, si predispongono 3 pozzetti, il primo da 18, gli altri 2 da 11. Quando un giocatore esaurisce le proprie carte, prende il primo pozzetto e da quel momento in poi gli altri 4 giocano contro di lui a coppie alternate e dunque chi è solo gioca contro 2 coppie avversarie. Analogamente al gioco in tre, quando un giocatore raggiunge 1.500 punti si predispongono 5 pozzetti da 11 carte e ciascuno gioca sempre e solo per se stesso. Nel burraco non ci sono di norma bonus scommesse o bonus casino che vengono applicati nei siti di gioco online.

venerdì 14 agosto 2015

Punteggi e vittoria


I valori delle carte sono i seguenti: • dal 3 al 7 - 5 punti
• dall’8 al Re -10 punti
• Assi (tutti) - 15 punti

• Pinelle (2) - 20 punti
• Jolly - 30 punti
Al termine di ogni mano, ogni coppia calcola il suo punteggio nel seguente modo:
• 100 punti di bonus per la coppia che ha chiuso
• 100 punti per ogni burraco “sporco” (che contiene una matta)
• 150 punti per ogni burraco “semipulito” (che contiene una matta, ma ha una sequenza ininterrot
- ta di sette carte senza matta)
• 200 punti per ogni burraco “pulito” (che non contiene una matta)
• la somma dei valori di tutte le proprie carte combinate
• detrazione di 100 punti se la coppia non è andata a pozzetto
• detrazione della somma dei valori delle carte in mano a ciascun giocatore al momento della chiu
- sura (comprese eventualmente quelle del pozzetto non ancora utilizzato)
Vince la coppia che supera un numero prefissato di punti. La partita standard finisce a 2005 punti, ma ci si può accordare su diversi punteggi: 505 (partita turbo), 1005 (partita semiturbo), 3005 (par- tita lunga) o perfino 5005 (maratona).  Anche in questo caso non rileviamo bonus casino abbinabili.

martedì 14 luglio 2015

Le regole


Si gioca preferibilmente in quattro, a coppie affrontate, con 2 mazzi di 54 carte (52 + 2 Jolly) se possibile con dorso identico.
Scopo del gioco
L’obiettivo di ogni mano è chiudere, cioè liberarsi di tutte le proprie carte, calandole progressiva- mente sul tavolo; la coppia deve però prima “andare a pozzetto” e “fare un burraco”.
Preparativi
Mescolate le carte, il mazziere ne distribuisce una per volta 11 a testa in senso orario; poi scopre una carta al centro del tavolo a costituire l’inizio della pila (o pozzo) degli scarti. Nel frattempo chi ha tagliato prepara due “pozzetti” ovvero mazzetti di 11 carte (prende le carte da sotto il mazzo, alternativamente, una per pozzetto) e li mette sfalsati uno sull’altro. Il tallone è posto accanto alla carta scoperta.
Terminologia
Nel burraco si usa una terminologia specifica:
• i 2 vengono chiamati “pinelle”;
• le pinelle e i jolly nel loro complesso sono chiamate “matte”;
• i “pozzetti” sono i mazzetti aggiuntivi di 11 carte.
• sono “combinazioni” tre o più carte dello stesso valore, indipendentemente dal seme; una com
- binazione può anche contenere una (e una sola) “matta”; non sono ammesse le combinazioni di pinelle; 

mercoledì 3 settembre 2014

Cenni storici


Il burraco proviene dal Sudamerica ed è una derivazione della canasta e del pinnacolo.
In Italia è sbarcato in Puglia all’inizio degli anni Ottanta e presto si è diffuso a macchia d’olio in tutta la penisola, sino a contagiare due milioni di persone.
Oggi il burraco è riconosciuto come uno sport di livello agonistico: si pubblicano libri, si organiz-
zano tornei e campionati, si stilano classifiche, e così anche i più giovani sono stati contagiati: il burraco è diventato anche un’occasione di aggregazione sociale.
Si tratta comunque di un fenomeno prevalentemente italiano, ma i tempi sono maturi: il burraco è pronto per sbarcare anche in Europa!
Il motivo di questo boom si deve probabilmente alla struttura stessa del burraco, un gioco di carte dalle regole semplici e con una robusta componente di fortuna, ma dai risvolti tecnici (oltre che relazionali) assolutamente interessanti: è soprattutto la sua struttura di “gioco di coppia” a renderlo
più divertente e vario di tanti altri tradizionali giochi di carte.
Ci si appassiona in un attimo, ma con l’esperienza si cerca di attuare strategie sempre più so
fisti- cate: è a quel punto che il burraco diventa una passione. E così è stato anche per molti vip che spezzano la tensione di certe attese organizzando una partita di carte: le tenniste Flavia Pennetta e Francesca Schiavone si sfidano per concentrarsi alla vigilia di un match; Francesco Totti gioca in famiglia, in coppia con la moglie Ilary Blasi; Alessia Marcuzzi gioca tra una pausa e l’altra di lavo- ro; i calciatori della Fiorentina organizzano tornei durante i ritiri; Raoul Bova non perde una partita se sta in coppia con la suocera. Tra i politici si dice che Giulio Andreotti sia fortunatissimo e che i coniugi Ciampi non vadano a dormire senza prima aver fatto una partitina. Ben nota era anche la passione di Sandra Mondaini: oltre a un semplice passatempo, per lei il burraco è stato anche uno strumento per raccogliere fondi da destinare a scopi benefici.
Oggi il burraco è anche uno dei giochi online più cliccati: gli utenti che si divertono in rete - dilet
- tanti o professionisti che siano - sono tantissimi! 

giovedì 25 luglio 2013

Svolgimento


Al proprio turno ogni giocatore:
a) pesca dal tallone o dal pozzo
b) cala carte sul tavolo, se può e se crede
c) scarta una carta
Pescare. Il giocatore pesca dal tallone la prima carta coperta oppure prende in mano tutte le carte del pozzo.
Calare. Al proprio turno chi ha in mano una o più combinazioni o sequenze può calarle sul tavolo indipendentemente dal valore di punteggio. I due compagni sceglieranno davanti a quale dei due tenere tutte le carte calate dalla coppia. In ogni caso le carte calate vanno disposte parzialmente sovrapposte per file verticali (nelle sequenze, a valori discendenti) e non a “ventaglio”.
È inoltre possibile anche attaccare carte a combinazioni e sequenze già calate dalla coppia.
Si può anche attaccare una carta che corrisponde a una matta, spostando quest’ultima nell’ambi- to della combinazione in cui si trova. Se in una sequenza la matta può essere sia la carta più alta che quella più bassa, per convenzione va posta sempre in basso.

Scartare. Il turno si conclude scartando una carta scoperta nel pozzo. Se un giocatore ha preso il pozzo, può scartare la carta che era in cima al pozzo, ma non se nel pozzo c’era quella sola carta. Si può scartare anche una matta, ma non per chiudere la mano.
Andare a pozzetto
Il primo giocatore della coppia che esaurisce le sue carte va “a pozzetto”, cioè prende in mano le 11 carte di un “pozzetto”. Se si è liberato dell’ultima carta scartandola, si prende il pozzetto e lo piazza davanti a sé, ma per usarlo dovrà aspettare il suo prossimo turno.
Se invece è riuscito a liberarsi di tutte le sue carte senza scartare, va a pozzetto “in diretta” (o “al volo”), cioè raccoglie subito il pozzetto e continua a giocare nello stesso turno; questo è un van- taggio grandissimo. Addirittura, se la coppia ha già calato un burraco, può chiudere la mano.

Chiusura
Chiude la mano chi resta senza carte (scartando obbligatoriamente l’ultima carta, che non può essere una matta) dopo che lui stesso o il suo compagno è andato a pozzetto e purché la coppia abbia sul tavolo almeno un burraco. Se nessuno ha chiuso prima, la mano termina comunque nel momento in cui un giocatore pesca la terzultima carta dal tallone.